La sintesi del provvedimento FER firmato l’8 luglio 2019 .
L’ attuazione del provvedimento consentirà la realizzazione di impianti per una potenza complessiva di circa 8.000 MW, con un aumento della produzione da fonti rinnovabili di circa 12 miliardi di kWh e con investimenti attivati stimati nell’ordine di 10 miliardi di Euro.
Con gli incentivi verrà data priorità a:
- impianti realizzati su discariche chiuse e sui Siti di Interesse Nazionale ai fini della bonifica;
- su scuole, ospedali ed altri edifici pubblici per impianti fotovoltaici i cui moduli sono installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
- impianti idroelettrici che rispettino le caratteristiche costruttive del DM 23 giugno 2016, quelli alimentati a gas residuati dai processi di depurazione o che prevedono la copertura delle vasche del digestato;
- tutti gli impianti connessi in “parallelo” con la rete elettrica e con le colonnine di ricarica delle auto elettriche (a condizione che la potenza di ricarica non sia inferiore al 15% della potenza dell’impianto e che ciascuna colonnina abbia una potenza di almeno 15 kW).
Cambia, inoltre, la modalità di riconoscimento del premio sull’autoconsumo: per gli impianti di potenza fino a 100 kW su edifici, sulla quota di produzione netta consumata in sito è attribuito un premio pari a 10 euro il MWh cumulabile con quello per i moduli in sostituzione di coperture contenenti amianto. Il premio è riconosciuto a posteriori a patto che l’energia auto consumata sia superiore al 40% della produzione netta.
Saranno ammessi agli incentivi solo gli impianti idroelettrici in possesso di determinati requisiti che consentano la tutela dei corpi idrici, e in base a una valutazione dell’Arpa.
Gli impianti fotovoltaici realizzati al posto delle coperture in amianto o eternit avranno diritto, in aggiunta agli incentivi sull’energia elettrica, a un premio pari a 12 €/MWh su tutta l’energia prodotta.
Impianti ammissibili
Potranno partecipare ai bandi per la selezione dei progetti da iscrivere nei registri gli impianti:
- di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore a 1MW;
- oggetto di interventi di potenziamento qualora la differenza tra la potenza dopo l’intervento e la potenza prima dell’intervento sia inferiore a 1 MW;
- oggetto di rifacimento di potenza inferiore a 1MW.
Sono ammessi impianti fotovoltaici esclusivamente di nuova costruzione e realizzati con componenti di nuova costruzione.
Inoltre, potranno partecipare alle procedure di registri anche aggregati costituiti da più impianti appartenenti al medesimo gruppo, di potenza unitaria superiore a 20 kW, purché la potenza complessiva dell’aggregato sia inferiore a 1 MW. Gli impianti di potenza uguale o maggiore ai valori sopra indicati per accedere agli incentivi dovranno partecipare a procedure di asta al ribasso nei limiti dei contingenti di potenza. In analogia, potranno partecipare alle procedure di asta anche gli aggregati costituiti da più impianti appartenenti al medesimo gruppo, di potenza unitaria superiore a 20 kW e non superiore a 500 kW, purché la potenza complessiva dell’aggregato sia uguale o superiore a 1 MW.
Per il fotovoltaico in particolare:
- Incentivi per il triennio 2019-2021, attraverso l’apertura di procedure di registro per impianti di potenza fino ad 1 MWp e attraverso procedura di asta per impianti maggiori di 1 MWp;
- periodo di presentazione delle domande è di 30 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del bando;
- prima pubblicazione è prevista il 30 settembre 2019 sino ad arrivare alla settima del 30 settembre 2021, salvo il raggiungimento del costo annuo medio di incentivi pari a 5,8 miliardi di euro;
- gli impianti interessati sono stati suddivisi in quattro gruppi e sono eolici (Gruppo A e C), fotovoltaici (Gruppo A e A-2), idroelettrici e a gas residuati dei processi di depurazione (Gruppo B e C);
- nel caso di impianti fotovoltaici sono ammissibili gli incentivi solo a quelli di di nuova costruzione, superiori ai 20 kWp e non installati a terra in aree agricole;
- per il meccanismo di incentivazione sull’energia immessa in rete, alternativo ai regimi RID e SSP, sono state individuate due tariffe di riferimento. Una Omnicomprensiva (TO) e una a due vie (T)
Nello specifico:
TARIFFA OMNICOMPRENSIVA (TO)
- composta da una Tariffa Base (Tb) secondo quanto indicato nella tabella sottostante a cui si possono sommare i premi evidenziati nel prossimo riquadro (Pr):
Potenza (kWp) | Vita utile dell’incentivo(anni) | Tariffa Base (€/MWh) |
20 < P ≤ 100 | 20 | 105 |
100 < P ≤ 1.000 | 20 | 90 |
P > 1.000 | 20 | 70 |
TO= Tb + Pr
TARIFFA A DUE VIE (T), data dalla differenza tra la Tariffa Base + eventuali premi a cui si sottrae il Prezzo Zonale Orario (Pz) della zona in cui è immessa l’energia elettrica prodotta:
T= Tb + Pr – Pz
Nota Bene:
Per gli impianti fotovoltaici fino a 250 kWp il soggetto responsabile può optare tra queste due tariffe mentre per impianti oltre i 250 kWp può utilizzare esclusivamente la “tariffa a due vie”.
Comunque sono inoltre previsti ulteriori sistemi premianti in base alle caratteristiche dell’impianto:
- 12 euro/MWh erogati su tutta l’energia prodotta per impianti fotovoltaici installati in sostituzione di coperture in amianto;
- 10 euro/MWh erogati sulla quota di energia autoconsumata, cumulabile con il premio di cui sopra, per impianti di potenza fino a 100 kW su edifici e con un autoconsumo superiore al 40% della produzione netta.
Modalità di accesso agli incentivi per tipologia .
Nel caso di registri (fino ad 1 MW) la graduatoria avrà questi criteri di priorità:
- GRUPPO A (eolici e fotovoltaici) realizzati su discariche;
- GRUPPO A2 (fotovoltaici con rimozione amianto) realizzati nell’ordine su scuole, ospedali ed edifici pubblici;
- Impianti connessi alla rete elettrica e con colonnine di ricarica non inferiore al 15% della potenza dell’impianto e con una potenza non inferiore ai 15 kW;
- Aggregati di impianti purché la potenza non sia superiore ad 1 MW;
- Maggiore riduzione percentuale della tariffa, proposta volontariamente;
- Minor valore della tariffa offerta;
- Anteriorità data di completamento della domanda di partecipazione al bando.
Tempi di avvio esercizio degli impianti
- Gli impianti devono entrare in esercizio entro 19 mesi dalla pubblicazione della graduatoria, 24 mesi nel caso di sostituzione dell’amianto.
Per impianti > di 1 MW
Le aste avranno come criterio prioritario è il maggior ribasso proposto e gli impianti devono entrare in esercizio entro 24 mesi dalla pubblicazione della graduatoria.
Prerequisiti di accesso
Sono richiesti i titoli abilitativi alla costruzione e all’esercizio dell’impianto ed il preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva. Gli impianti hanno accesso agli incentivi solo se i relativi lavori di realizzazione risultino dalla comunicazione di inizio lavori trasmessa all’amministrazione competente, avviati dopo l’inserimento in posizione utile nelle graduatorie. Il GSE renderà note le modalità di presentazione della richiesta sul proprio portale.