PARAMETRI DI RETE ELETTRICA CIVILE E INDUSTRIALE
Sia in ambito civile che ancor di più industriale, la qualità dell’energia riveste un’importanza fondamentale.
Infatti, essa determina un minor consumo o un maggior consumo con ricadute sul funzionamento degli apparati utilizzatori, conseguentemente sulla loro longevità ed impatto nei costi di gestione.
L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ex AEEGSI ora ARERA – https://www.arera.it/it/index.htm#) aggiorna periodicamente gli aspetti della regolazione della qualità del servizio elettrico.
La delibera AEEGSI 646/15 ( Testo integrato della regolazione output – based dei servizi di distribuzione e misura dell’ energia elettrica ), stabilisce i criteri di regolazione per gli anni 2016 – 2023 e gli standard in riferimento al numero di interruzioni e nuove iniziative per la qualità della tensione.
Brevemente per la qualità del servizio elettrico s’intende:
- la qualità tecnica, ovvero la continuità dell’ alimentazione quindi l’ assenza di interruzioni nella fornitura di energia elettrica;
- la qualità della tensione, in riferimento alla norma europea EN 50160 che distingue i diversi disturbi in fenomeni continui ed eventi di tensione, in poche parole nella “purezza” della forma d’onda (ampiezza, frequenza, variazioni, ecc.).
In sintesi le macro aree che determinano le caratterististe della qualità dell’energia elettrica dipendono:
- dal Distributore nella gestione ed esercizio della rete ( qualità tecnica e della tensione erogate, dai servizi di monitoraggio e manutenzioni);
- dal Cliente (impiantistica e disturbi emesse da apparecchiature connesse alla rete etc.);
- da cause esterne, indipendenti dal Distributore e dal Cliente ( come fattori ambientali, calamità, eventi atmosferici e in generale danni prodotti da Terzi) .
Il servizio elettrico deve rispettare:
- Interruzioni transitorie (minore o uguale di 1 secondo)
- Interruzioni brevi (oltre 1 secondo fino a 3 minuti)
- Interruzioni lunghe (oltre 3 minuti)
L’ Autorità ARERA ( già AEEG/AEEGSI dal 2000, ha introdotto meccanismi di incentivazione e penalità per ridurre il numero e la durata delle interruzioni sulle reti di distribuzione.
Dal 2006 l’ Autorità ha stabilito l’ obbligo per i Distributori di registrare anche le interruzioni brevi. Dal 2008 la regolazione incentivante già prevista per la durata delle interruzioni è stata estesa anche al numero delle interruzioni (lunghe e brevi) con un identico meccanismo di incentivi e penalità.
Per le interruzioni superiori agli standard, il Distributore deve versare una penalità direttamente ai clienti che le hanno subite. Il TIQE definisce l’obbligo per i Distributori di energia elettrica di comunicare ad ogni Cliente, alimentato in media e alta tensione, l’elenco delle interruzioni lunghe, brevi e transitorie subite e il conteggio per interruzioni lunghe e brevi relative alla regolazione individuale e quindi soggette a indennizzi automatici. Il meccanismo introdotto dall’ Autorità stabilisce infatti che i clienti (MT), che hanno subito interruzioni in numero superiore allo standard, percepiscano indennizzi automatici a patto che i loro impianti risultino adeguati alle norme sulle protezioni di interfaccia con la rete. L’ adeguamento ai requisiti tecnici definiti dall’ Autorità è volontario, ma è previsto un corrispettivo tariffario specifico (CTS) a carico dei clienti che non si adeguano.
Per quanto riguarda la qualità della tensione ci si riferisce alla norma europea EN 50160 che distingue i diversi disturbi in fenomeni continui ed eventi di tensione.
I fenomeni continui comprendono:
- Variazioni di frequenza;
- Variazioni della tensione di alimentazione;
- Squilibrio della tensione;
- Tensioni armoniche.
Gli eventi di tensione comprendono:
- Interruzioni della tensione di alimentazione;
- Buchi di tensione;
- Sopraelevazioni a frequenza industriale e transitorie della tensione.
L’importanza della qualità di tensione del servizio elettrico è cresciuta parallelamente al diffondersi di apparati elettronici, tanto industriali e commerciali, quanto domestici. Lo sviluppo dell’elettronica di potenza e dei sistemi di controllo ha fatto crescere sia il numero di carichi disturbanti sia quello dei carichi sensibili non solo alle interruzioni, ma anche ai disturbi della tensione in termini di forma d’onda.
Origine dei disturbi
I disturbi sono fenomeni sempre presenti nelle reti elettriche e sono prodotti principalmente da:
- guasti sulla linea di alimentazione del cliente o sulle altre linee ad essa connesse;
- guasti su reti interne di clienti;
- correnti d’inserzione di trasformatori e condensatori;
- carichi che variano rapidamente e correnti di spunto dei motori;
- carichi non lineari.
Anche in presenza di impianti del Distributore e del Cliente adeguatamente coordinati ed allineati ai migliori standard tecnologici, è comunque prevedibile la presenza di un numero fisiologico di interruzioni e buchi di tensione.
Tutti questi fenomeni possono influire anche quando è connesso un (inverter) di impianto fotovoltaico alla rete elettrica pubblica ed in generale quando siamo in presenza di un impianto ad energia rinnovabile. E’ quindi importante eseguire un’accurata analisi anche in queste circostanze.
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